I lidi che hanno ottenuto la “Bandiera Blu”
ossia certificazione della Fee, nel nostro Paese sono 342, 49 unità in più dello scorso anno. La Liguria arriva quest’anno a 27 bollini blu (con 2 nuovi ingressi, Camogli e Bonassola). Seguono (come nell’edizione passata) la Toscana con 19 località e le Marche con 17.
Il riconoscimento da trent’anni viene assegnato in oltre 40 paesi dalla Foundation for Environmental Education (FEE), la Fondazione per l’Educazione Ambientale con sede in Danimarca, a comuni rivieraschi (laghi compresi) e agli approdi turistici.
I criteri guida per l’assegnazione sono 32. Tra questi vengono considerati sia i litorali paradisiaci, ma anche qualità del servizio, ecologia e capacità di valorizzare la natura circostante. In termini pratici la valutazione considera la assoluta validità delle acque di balneazione (ovvero, l’acqua dev’essere pulitissima); l’efficienza della depurazione; la raccolta differenziata; le aree pedonali; le piste ciclabili; gli spazi verdi; i servizi degli stabilimenti balnearii risultato rivela che sono cresciute le località balneari d’eccellenza lungo la Penisola
Tra le regioni virtuose al primo posto si conferma la Liguria, seguita da Toscana e Marche
Tra le altre new entry nella classifica 2017 delle acque più blu sono: Giulianova e Roseto degli Abruzzi in Abruzzo, Roseto Capo Spulico e Soverato in Calabria, Sapri in Campania e Santa Teresa di Riva in Sicilia. I bocciati: Cattolica (Emilia Romagna) e Petacciato (Molise). Aumentate sono anche le bandiere per i laghi. Il Trentino-Alto Adige raggiunge quota 10 (e raddoppia rispetto all’anno scorso); 1 va alla Lombardia e 2 al Piemonte. Il Trentino si aggiudica Baselga di Pinè, Bedollo, Bondone, Lavarone e Sella Giudicarie.
Nel complesso in un anno la situazione è migliorata
da 293 spiagge doc si è passati a 342, pari a circa il 5% di quelle premiate a livello mondiale; da 152 si è passati a 163 Comuni, 11 in più rispetto al 2016 (13 nuovi ingressi, mentre 2 sono usciti).