Mancano poco più di tre mesi al 2018
“Anno internazionale del cibo italiano nel mondo”
La visibilità non ha solo una valenza culturale ma anche e soprattutto economica
Ora è alle porte una azione globale che vedrà al centro del mondo la “cucina italiana”, notizia annunciata dal Ministro dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini in occasione della presentazione del “Protocollo d’intesa” sottoscritto insieme al presidente di Coldiretti Roberto Moncalvo in occasione del convegno “Biodiversità e agricoltura. Multifunzionalità: dall’ambiente alla società”.
Nelle parole di Roberto Moncalvo la previsione per il nuovo anno di “un’azione che genererà conoscenza ed educazione al buon cibo, facendo dei turisti stranieri gli ambasciatori del Made in Italy a tavola nel mondo ma aiuterà anche l’export a raggiungere l’obiettivo di 50 miliardi di euro nel 2020”.
Valorizzare la cultura dei luoghi
Un anno intero dedicato all’eccellenza del cibo tricolore, riconosciuto da sempre fiore all’occhiello e patrimonio del nostro Belpaese, che si realizzerà nel corso dell’anno dedicato dall’Onu al “turismo sostenibile”.
L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sensibilizzare i cittadini e le imprese sulla necessità di valorizzare i caratteri culturali e naturali del territorio, proprio attraverso il cibo che ne assumerà il ruolo di accreditato ambasciatore.
La finalità si raggiunge anche attraverso l’integrazione tra imprese delle filiere culturali, turistiche, sportive, agricole e agrituristiche, creative e dello spettacolo e delle filiere dei prodotti agricoli tradizionali e “tipici” nelle aree di riferimento
Il protocollo Coldiretti – Mibact
Il protocollo prevede il coinvolgimento degli imprenditori agricoli le cui strutture sono legate ad attività di ricerca archeologica, con l’intento di promuovere una conoscenza storica delle testimonianze venute in luce e del territorio, individuando d’intesa con i responsabili dello scavo e la competente Soprintendenza archeologica forme adeguate di valorizzazione dei rinvenimenti intervenuti.
Oltre a ciò, verrà portata avanti un’attività di monitoraggio e mappatura delle aree agricole di interesse culturale, paesaggistico, storico e archeologico
Il protocollo Coldiretti – Mibact prevede anche l’utilizzo dei prodotti agricoli e agroalimentari tipici del territorio nell’ambito della ristorazione collettiva gestita direttamente o tramite appalto dal Ministero e dalle articolazioni territoriali.
Il binomio cibo e territorio
Uno spazio viene dato anche alla realizzazione di percorsi turistici e didattici, compresi itinerari pedonali, ciclabili, equestri, mototuristici, fluviali e ferroviari, appositamente segnalati e pubblicizzati per far conoscere ai turisti italiani e stranieri luoghi ed aree legati a produzioni agroalimentari tipiche e storicamente radicate nella tradizione italiana.
In generale, verrà promosso il turismo agroalimentare, per favorire la conoscenza della storia delle produzioni agricole tipiche locali, in stretta connessione con quella del territorio da cui esse traggono le proprie caratteristiche peculiari, sfruttando anche le potenzialità di diffusione della rete di vendita diretta dei prodotti agricoli ed agroalimentari basata sullo sviluppo capillare dei Mercati di Campagna amica promossi dalla Fondazione Campagna Amica.