PUNTO AL MASSIMO di Francesca Stajano
Riprendiamo oggi la nostra chiacchierata, in un salotto virtuale, con la dottoressa Stefania Ricci, mia grande amica, per fortuna!
Conosceremo il suo sistema alternativo e naturale per liberare ciascun individuo dal proprio condizionamento ambientale
Nella scorsa intervista, con “Cattivi si nasce o si diventa”, la dottoressa, specializzata in pedagogia clinica e in tecniche vibrazionali, ci ha spiegato l’importanza del condizionamento ambientale sull’individuo che per lei rimane sempre il punto di partenza.
L’energia che libera la mente
Intervista di Francesca Stajano alla dottoressa Stefania Ricci
Liberare l’essere umano dai suoi stessi condizionamenti. Ci puoi spiegare come ti sei preparata per impegnarti in questa bellissima missione salvifica ?
Quando cominciai questo lavoro, tanto difficile, c’era qualcosa che profondamente non mi quadrava. Sentivo che si doveva fare ogni cosa diversamente da come l’avevo imparata attraverso i libri. Perfino da come la avevo sperimentata attraverso il master in pedagogia clinica, sebbene quest’ultimo corso post laurea, in qualche modo si diversificasse abbastanza dalla pedagogia teorica.
La mia idea è sempre stata quella che l’essere umano fosse il risultato del condizionamento ambientale, dunque frutto di un condizionamento familiare in primis, poi scolastico e poi sociale. Da qui iniziò la mia instancabile ricerca.
Dunque possiamo considerare, in qualche modo, la tua una ricerca innovativa rispetto alla dottrina istituzionale?
Certamente! Il mio lavoro di pedagogista clinico e specialista in tecniche vibrazionali, che porto avanti ormai da 20 anni, è libero da ogni regola convenzionale ed è in grado di capovolgere ogni schema esistente nella maggioranza delle famiglie da generazione a generazione.
Occupandomi di educazione, prendo la persona nella sua complessità di corpo mente e spirito. Pertanto fondamentale è effettuare un’accurata anamnesi dell’ambiente in cui vive quella persona: dai parenti agli amici, sapere il lavoro che svolge, come lo svolge, qual è la sua alimentazione, quali sono i suoi hobby.
In sintesi quello che cerco di capire è se è felice della vita che conduce. Se vive o sopravvive.
Ritieni che la pedagogia dunque non si occupi solo di bambini, ma anche di persone adulte?
Proprio così! Spesso quando si parla di pedagogia si pensa solo ai bambini, dei quali anche mi occupo. Ma la pedagogia è una disciplina relativa ai problemi dell’educazione, quindi ritengo che ci si debba occupare anche dei loro genitori che rappresentano appunto l’ambiente primario in cui il bambino si forma. Quindi posso occuparmi sia del bambino, come anche dell’adulto che, non dimentichiamo, è stato un bambino.
Questa è una premessa molto importante per spiegare come sono arrivata a capovolgere ogni schema relativo l’educazione.
Il mio obiettivo è destrutturare il condizionamento che ci intrappola e non ci permette di essere chi siamo.
Stefania, in che modo si può ottenere un simile risultato, ossia eliminare il condizionamento in cui siamo intrappolati?
A questo punto, è d’obbligo un elementare riferimento alla fisica quantistica!
Facciamo un passo indietro. Nel 1925 si stabilisce che l’atomo è essenzialmente energia. L’energia dell’atomo produce onde e campi di forza dal momento che gira continuamente come un piccolo tornado. La forza dell’atomo la si vede ad esempio quando si butta un sasso nell’acqua. L’onda rappresenta l’energia, la forza dell’atomo.
Noi siamo formati da atomi e molecole. Da qui la mia mente cominciò ad aprirsi e ad estendersi. Noi siamo energia, siamo onde che si intersecano l’una con l’altra. Siamo tutti connessi uniti in una rete e risuoniamo gli uni con gli altri.
Sono così arrivata, gradatamente a praticare la kinesiologia, ossia quell’arte per la salute che unisce la saggezza delle antiche arti orientali e i metodi del riequilibrio energetico occidentale, in modo efficace ed innovativo.
Quale è stato il percorso di conoscenza e studi per approdare a queste pratiche alternative la medicina tradizionale?
Cominciai con il comprendere come fosse possibile che i fiori del dottor Bach potessero agire.
Ma facciamo un passo indietro nella mia persoanle storia. Conobbi i Fiori del dottor Bach dietro insistenza di mia sorella Elisabetta. Li guardavo con diffidenza perché la domanda che mi rivolgevo era: come può un’acqua cosiddetta “vibrazionale” portare un beneficio sia sullo stato mentale che fisico?
Ebbene mi incamminai dapprima con curiosità, solo poi fiducia, verso questo nuovo filone di conoscenza e conobbi una psicoterapeuta, alla quale sono infinitamente grata. Una donna dalla mente aperta che mi introdusse allo studio del funzionamento dell’essere umano attraverso una tecnica americana chiamata “Three in one Concepts”. Una tecnica fenomenale di kinesiologia emozionale che applica il test kinesiologico bilaterale, il cui proposito di base è proprio la pedagogia.
Poco dopo conobbi un’altra tecnica estrapolata dai principi di fisica quantistica: Luci White e Biorisonanza Olografica. Portata avanti da un’equipe di medici, un ricercatore e il fisico Emilio del Giudice purtroppo scomparso circa quattro anni fa. Una tecnica che agisce e scioglie il nodo energetico memorizzato nel corpo durante la nostra formazione (0-7 anni) attraverso campi eletrromagnetici. Compresi, a quel punto, a pieno come i fiori del dottor Bach agivano.
Come agiscono le singole pratiche e che effetto hanno tutte insieme ?
Lo scopo principe è sciogliere il nodo energetico.
Noi siamo composti da acqua. Pertanto sarà proprio l’acqua a veicolare l’informazione vibrazionale dei fiori, la quale raggiungerà il nodo energetico, sciogliendolo.
Così come la tecnica delle Luci White che informa l’acqua secondo dei precisi campi elettromagnetici (per esempio un bicchiere di acqua) e una volta assunta raggiungerà attraverso delle frequenze il nodo energetico sciogliendolo.
La kinesiologia emozionale bilaterale è strepitosa perché prende in considerazione la variazione del tono muscolare che varia attraverso degli input sia fisici che emozionali. Il cervello come si è detto è un registratore quindi è il depositario di tutti i nostri traumi. Quindi rilascia informazioni, attraverso gli input, con una risposta di riflesso muscolare. L’area del cervello che rilascia tale risposta è l’area sottocorticale cosiddetta inconscia deputata alle attività di digestione, di respirazione, temperatura corporea, etc autonomamente.
Un’altra tecnica interessantissima australiana che agisce e scioglie nodi energetici nel nostro sistema nervoso è il bowtech da Tom Bowen che agisce nel sistema nervoso. Per approdare nel 2006 alla metodologia di costellazioni familiari e sistemiche di Bert Hellinger.
In questo mio procedere nel 2004 ho incontrato Bruce Lipton biologo cellulare che con i suoi studi, ricerche ed esperimenti parlava di Epigenetica. Attraverso lui ebbi la conferma che tutto quello che stavo portando avanti spinta dall’intuizione fosse la strada giusta.
Intuizione supportata da tanto studio, dunque una certezza! Quindi tu affermi che il malessere della società in cui viviamo deriva proprio dai molti condizionamenti che tutti, chi più chi meno, abbiamo?
Certemente ho sempre pensato che il malessere dell’uomo potesse rintracciarsi proprio nel condizionamento ambientale e oggi posso confermarlo attraverso il mio lavoro sul campo da 20 anni.
Intendo dire che ogni persona che ho incontrato e che incontro nel mio setting con diverse tipologie di stati d’animo o diverse tipologie sintomatologiche hanno un denominatore comune: L’INFANZIA.
L’ambito pedagogico che studia la crescita e l’evoluzione del bambino, che poi diventa adolescente ed infine adulto, non può prescindere dai processi sistemici, in quanto necessari per comprendere profondamente i disagi che ad un certo punto della nostra vita si manifestano.
Pertanto ho scelto di lavorare nel setting in modo completo, olistico.
Incredibile! Davvero una nuova scienza, un viaggio affascinante attraverso quello che siamo veramente! Credo che farai delle lunghissime chiaccherate con chi si affida a te!
Assolutamente si!
Si riflette con la persona per rilevare le contraddizioni del dialogo interiore, frutto del condizionamento ambientale, per intervenire e sciogliere quei traumi o nodi energetici impressi nel corpo.