#genova di Elena Galifi
Nel cuore della Città Vecchia, quella per intenderci cantata da Fabrizio De André, nel noto centro storico di Genova c’è il piccolo grande emporio-museo ad ingresso gratuito, chiamato
“Via del Campo 29 rosso”
«Via del Campo [..]
Ama e ridi se amor risponde
piangi forte se non ti sente
dai diamanti non nasce niente
dal letame nascono i fior»
(Fabrizio De André, da Via del Campo, 1967)
La via fu resa nota dalla canzone omonima, di Fabrizio De André, sesto brano dell’album Fabrizio De Andrè Volume 1 (1967) e dal brano La Casa In Via Del Campo di Amália Rodrigues.
Questo piccolo luogo sacro della musica prende il nome dalla via e dal numero civico del negozio originario in cui sono siti i locali, un posto che, in passato ospitava il vecchio negozio di dischi e strumenti musicali Musica Gianni Tassio.
Negli anni sessanta questa rivendita era, come altre a Genova, luogo d’incontro e di cultura per appassionati di musica e artisti e coabitava, nella stessa via insieme ad altri negozi, quello di musica di Mario Salvarani, al 72r, sempre di musica, dischi, strumenti musicali e alcuni dei quali ancora rimasti nel centro storico genovese.
La mostra dedicata a Fabrizio De André
Scomparso il cantautore genovese nel 1999, si è realizzata nei locali del negozio di musica una sorta di mostra su De André, grazie al quanto raccolto nel corso degli anni da Tassio, il quale aveva radunato un po’ di tutto dalle foto agli spartiti, i dischi rari e poi la sua chitarra Esteve, messa all’asta per Emergency e comperata.
In Sierra Leone, grazie alla generosità della città e alla chitarra venne costruito un ospedale intitolato a Fabrizio De André.
La “casa dei cantautori genovesi”
Il museo è dedicato a Fabrizio De André ma anche agli artisti della scuola genovese della canzone d’autore come Umberto Bindi, Luigi Tenco, Gino Paoli, Bruno Lauzi, Ivano Fossati, ed altri che ricordiamo tra coloro che diedero vita ad un nuovo fermento culturale musicale, da cui nacque la cosiddetta Scuola genovese della canzone d’autore.
La tradizione della musica d’autore e musicale è poi continuata nei decenni, in modi e espressioni differenti. Alcuni artisti noti del periodo che inizia a fine anni ’60 sino a oggi sono: Ivano Fossati, Max Manfredi, Giampiero Alloisio, Vittorio De Scalzi, Francesco Baccini, Federico Sirianni, Cristiano De André.
Il piccolo percorso si snoda tra vinili, giornali d’epoca, locandine, installazioni multimediali e memorabilia, fra cui la Esteve di Faber
La Scuola genovese
La Scuola genovese della canzone d’autore nasce a Genova da un incontro tra diverse tendenze musicali internazionali: il jazz, la canzone d’autore francese, la musica proveniente dagli stati uniti del primo Leonard Cohen e Bob Dylan, la letteratura e la poesia, ispirarono una nuova generazione in cui la musica sì unì ad una ricerca delle parole e nella poetica.
Alla fine degli anni ’50 e inizio degli anni ’60 nacque un movimento artistico nuovo nel paese e la canzone non fu più solo melodica.
Per la prima volta la canzone si aprì a tematiche nuove, poetiche, esistenziali, anche sociali, all’uso della parola ispirato alla poesia e alla letteratura.