Gli Ukus in Fabula,un trio di ragazzi muniti di ukulele tra le note di differenti generi musicali e con uno spirito divertente e leggero
Questi gli ingredienti del trio composto da ukulele tenore e voce di Claudio Borrelli, ukulele tenore e voce di Gabriele Proietti, e ukubasso, footdrum e voce di Daniele Dencs, orgoglio italiano nel mondo.
Ukus in Fabula è la realtà italiana dell’ukulele conosciuta a livello internazionale, che fa concerti in tutta Europa, con tour in Lituania, Germania, Lettonia, Repubblica Ceca, Finlandia, Austria e Scozia;come anche partecipazioni a festival internazionali e show televisivi come “Si può fare” (Rai), “Italia’s got talent” (Sky), “XFactor” (Sky).
Grazie all’abilità tecnica e alle loro mille idee musicali gli Ukus in Fabula spaziano dal reggae al rock, dal country al punk, passando per la canzone d’autore e i successi da classifica, mescolando talvolta il tutto in geniali mashups. Un repertorio sempre coinvolgente e condito da cabaret
musicomico e divertente!
I tre musicisti professionisti si dividono fra ukulele basso, ukulele tenore, ukulele soprano, kazoo, footdrum e voce.
Realizzano una miscela esplosiva di suoni, colori e differenti personalità rende Ukus in Fabula una formazione eclettica e unica, che parte dal classico e tradizionale trio acustico ma che al momento giusto diventa il suono potente di una rock band al completo, con distorsioni, e molto di più!
Il tour mondiale della scorsa primavera degli Ukus in Fabula in Australia, in Scozia e in Israele è stato un successone strepitoso, e dopo una piccola parentesi a Roma sono ora in concerto in tutta Europa, in Austria, Polonia e in Grecia, oltre alla consueta attività live in teatri, locali e piazze d’Italia.
Mi comprai questo ukulele basso per vedere come era e cominciai con un altro collega – afferma Daniele Dencs, uno dei membri del gruppo. Suonavamo molto e avevamo un grande riscontro. Poi siamo diventati tre e abbiamo cominciato a suonare molto anche all’estero.
Il nostro vantaggio era di avere solo un ukulele dietro e che eravamo simpatici e quindi la gente si divertiva. Ora l’ukulele sta diventando una moda e spero anche per merito nostro. Tra l’altro noi non facciamo solo concerti con arrangiamenti di brani famosi ma anche workshop e libri. E’ come mettersi in gioco con quello che facciamo
Scherziamo molto sulle dimensioni dello strumento. A cominciare dal fatto che ce l’abbiamo piccolo “conta come lo usi, non quanto ce l’hai grande”.
Oltre a questo hanno arrangiato anche ‘Ukulele romano‘ al posto di ‘Chitarra romana‘ e ‘Sono un hawaiano‘ al posto di “Sono un italiano” di Toto Cotugno. Il gruppo è un miscu:glio di musica e testi. Raccontano molto prendendosi in giro.
E prima di chiudere, due righe …alla scoperta dell’ukulele
L’ukulele è uno strumento musicale, un cordofono, appartenente alla famiglia delle chitarre. È l’adattamento hawaiano di uno strumento di origine portoghese, denominato cavaquinho ma chiamato anche braguinha o machete.
La principale caratteristica sonora dello strumento è il forte attacco seguito da uno smorzamento velocissimo. Di forma minuscola, con il corpo e il piccolo manico l’ukulele fu inventato nel 1879 da immigrati portoghesi trasferiti nelle Hawaii.
Il nome in lingua hawaiana significa pulce saltellante e sembra sia collegato alla velocità con cui abitualmente questo strumento viene suonato.