Chiude la seconda edizione dell’Excellence FoodBallCup2018, dedicata alla memoria di Alessandro Narducci
L’avvincente partita, che ha avuto luogo lunedì 23 luglio sui campi dell’Orange FutbolClub di Roma, è finita alla lotteria dei calci di rigore con la prodigiosa formazione formata da Conti, Troiani, Zolli, Spartaco Di Carlo, V. Del Duca, Carucci, Lippi, Gerace, Cozzi, Visconti. Mister Davide Del Duca.
D’altronde non sarebbe potuta andare diversamente perché il cielo sorrideva loro e in campo c’è stata davvero un’energia in più, quella di Alessandro.
Il Premio Miglior giocatore in campo è andato invece a Lele Usai, che ha dimostrato una tecnica sul verde prato almeno pari a quella che dimostra in cucina.
L’atteso e partecipato quadrangolare di calcio a 5 ha coinvolto tanti amici presenti sugli spalti tra cui Stefano Chinappi (Chinappi, Roma), Andrea Dolciotti (Pigneto 1870, Roma), Cristina Brizzolari (Riso Buono), Manuela Zennaro (Giornalista di Repubblica Sapori) e tanti altri che hanno tifato ed applaudito le 4 squadre di FoodBall.
Ogni squadra ha avuto il proprio Mister, rispettivamente Davide Del Duca (Chef – “Osteria Fernanda”, Roma), Arcangelo Dandini (Chef – L’Arcangelo, Roma), Giuseppe Garozzo Zannini Quirini (Gourmet – Gourmand e Food writer) e Marco Lombardi (Docente e Giornalista gastronomico); Chef Calciatori, tra cui Francesco Apreda (Imago*, Roma), Daniele Lippi (Il Convivio Troiani*, Roma), Giovanni Cappelli (Le Tamerici, Roma), Antonio Gentile (RedFish, Ostia); Soci del FutbolClub (partner tecnico dell’evento), Ex Calciatori di fama come Bruno Giordano (ex S.S. Lazio) e Stefano Desideri (ex A.S. Roma) e Pietro Ciccotti.
La solidarietà scende in campo
Tutti i giocatori hanno indossato delle Speciali Maglie Excellence (blu, verde, giallo, arancione) contraddistinte all’altezza del cuore dall’immagine di una stella Michelin contenente le lettere FCN, acronimo dell’espressione confidenziale e divertita “Facile Cò Narducci”, ovvero ciò che gli diceva sempre Andrea Garzero, suo carissimo amico nonché sponsor tecnico di questa edizione.
Alla premiazione hanno preso parte i genitori di Alessandro Narducci, grande appassionato di calcio nonché ambizioso chef alla guida del ristorante “Acquolina” (1 stella Michelin) strappato alla vita la notte del 21 giugno scorso e che ha lasciato un grande vuoto nella vita di chi ha avuto la fortuna di averlo come figlio, chef, amico, collega di brigata o di scarpini.
La parola agli Chef
Gli Chef Capitani hanno inoltre voluto esprimere il loro ricordo tramite parole che traducono il loro sincero coinvolgimento.
Giuseppe Di Iorio
“Credo che dedicare il Trofeo ad Alessandro sia dovuto perché ha sempre partecipato con gioia alle iniziative calcistiche di Excellence e, più in generale, ben venga tutto ciò che possa parlare di lui perchè se lo meritava, sia a livello umano sia a livello professionale; ed io sarò sempre felice di poter dare il mio contributo”.
Daniele Usai
“…con Alessandro non ci conoscevamo da tantissimi anni, ma eravamo entrati in sintonia. Era una di quelle persone che se le incroci nella vita ti fanno percepire il mondo come un posto migliore… mi mancherà molto”.
Stefano Marzetti
“sono orgoglioso di partecipare alla FoodBall Cup, questa manifestazione che rappresenta Alessandro. So che le parole sono ben poca cosa in momenti come questi ma il mio cuore è veramente vicino a lui. La sua è una mancanza grande, forte, e sono sicuro che la sua presenza sarà lì sul campo insieme a noi. Ti voglio bene Alessandro”.
Angelo Troiani, suo maestro e mentore:
“la prima delle occasioni per celebrare il giocoso Alessandro, lui che giocava con qualsiasi cosa, anche con la cucina, quindi sarà bello giocare per la prima volta nel ricordo di Alessandro”.
Francesco Apreda
“una bellissima occasione per incontrarci fuori dalle cucina, lontano dal caldo dei fornelli, per divertirci e ricordare il nostro caro amico Alessandro. Lo sport aggrega e il calcio è pura passione”.
A tal proposito i sentiti ringraziamenti di Pietro Ciccotti: “Proverò a parlare io, ad alta voce se ci riesco, perché è un po’ complicato”.
Continua: “Grazie per aver partecipato a questa bellissima giornata, era un’iniziativa che avevamo progettato l’anno scorso tutti insieme, alla quale io, dopo quello che è successo, non volevo più dare seguito. Poi l’idea è venuta dagli stessi chef che mi hanno chiesto di realizzare questa serata perché è un modo per stare di nuovo tutti insieme e ricordare il “giocoso” Alessandro. Abbiamo chiesto ai genitori il permesso di intitolare a lui questo Torneo, che oggi diventa un modo per tenerlo vivo assieme a noi.”
Le parole commosse dei genitori Alessandra e Maurizio Narducci non tardano ad arrivare: “Vi ringrazio di cuore, per noi è stata una bellissima festa, perché è importante che questo dolore sia il punto di partenza per qualcosa di bello, un modo per tramutare questa assenza in un bene per gli altri. La mia sfida da qui in poi sarà questa. Perchè esiste l’amore, esiste l’affetto, esiste la solidarietà, che non sono materia, ma sono sentimenti vivi che animano le cose, ed io Alessandro lo sento vivo”.