PUNTOSUDIME di Daniela La Porta
Per molti di noi le vacanze sono ormai giunte alla fine; le desideriamo per undici mesi, non vediamo l’ora che arrivino e poi, in un attimo, sono finite… il lavoro e la vita di tutti i giorni ci aspettano
Eh già, la fine delle vacanze è sempre un momento difficile per tutti: indipendentemente dalla reale durata delle vacanze, le percepiamo tutti come troppo brevi!
Spesso la fine di questo ‘felice’ periodo genera in noi malinconia, umore cupo, mal di testa, dolori muscolari, difficoltà di digestione, insonnia, irritabilità, spossatezza, ansie legate al rientro sul posto di lavoro o agli obblighi familiari e …chi più ne ha più ne metta.
Lo stress da rientro è una vera e propria sindrome che gli inglesi chiamano Post Vacation Blues e anche se non è una malattia secondo il DSM-V (il Manuale diagnostico e statistico dei disturbi mentali) resta il fatto che è qualcosa di reale che colpisce molte persone.
Perché arrivano questi sintomi?
Non è solo una questione di tristezza per la fine di un periodo trascorso in relax e in luoghi belli e rilassanti, concedendoci sfizi in più e la deroga a molte delle nostre regole.
La fine delle vacanze innanzitutto ci costringe a cambiare le abitudini e il ritmo sonno-veglia; a renderci irritabili e di mal umore ci sono inoltre questioni climatiche, legate alle condizioni di luce e al cambiamento del tempo.
Ritornare alle “abitudini”che caratterizzano la nostra vita 11 mesi su 12, significa andare incontro ad un adattamento del nostro corpo e della nostra psiche a ritmi fisiologici e psicologici diversi rispetto a quelli acquisiti durante le vacanze.
Tutte le volte in cui il nostro organismo deve far fronte ad un cambiamento, per riorganizzarsi, si prepara con tutta una serie di risposte. E qualora il cambiamento richiesto è molto repentino, la nostra mente traduce tali richieste in segnali di emergenza e attiva dal punto di vista fisiologico delle risposte atte a fronteggiare la situazione. Di qui i sintomi sopra elencati che non sono altro che una risposta del nostro organismo rispetto a differenti condizioni di vita a cui il nostro fisico e la nostra mente devono adattarsi.
E’ importante rendersi conto che si tratta di sensazioni e disagi del tutto fisiologici che non ci devono allarmare e che ahimè vanno accolti e fronteggiati
Cosa si può fare per affrontare lo stress da rientro dalle vacanze?
1. Imponetevi di non ripartire subito al massimo, il nostro corpo e la nostra mente hanno bisogno di gradualità:
è normale che avvertiremo maggiore fatica e che al livello emotivo saremo un po’ “down”, ma è importante in questo periodo fare tesoro delle energie acquisite durante le vacanze e non disperderle
pensando erroneamente che ‘prima ci rimettiamo in careggiata prima passeranno le sensazioni fastidiose’.
2. E’ importante curare il sonno: forse faticheremo ad addormentarci ad un’orario compatibile con almeno 7 ore di sonno, ma è importante riabituarci ad un ciclo sonno-veglia diverso rispetto alle vacanze e compatibile con la vita quotidiana: scuola per bambini e ragazzi, lavoro per adulti.
3. Rispetto ai tanti propositi che ogni fine estate ci riproponiamo, focalizziamo l’attenzione su uno, massimo due obiettivi che lo scorso anno non siamo riusciti a realizzare. Ad esempio iscriversi in palestra o fare un corso di fotografia o semplicemente trovare il tempo per un caffè con un’amica o stabilire che un giorno durante la settimana ci dedicheremo a qualcosa di piacevole, come dedicarsi al proprio animale domestico, piuttosto che alle piante di casa, allo shopping o al fai da te e dedicheremo del tempo alla famiglia e al partner proprio come riusciamo a fare maggiormente durante le vacanze.
4. Lavoriamo suo nostri pensieri negativi
Al rientro dalle vacanze è importante non alimentare i pensieri tristi o pessimisti mentre è importante imparare a concentrarsi su pensieri positivi e a rispondere a quelli negativi dicendosi : “Ok questi sono quei ‘simpatici’ pensieri tanto negativi quanto irrazionali che mi vengono in questo periodo. Mi vogliono rendere ancora più complicato questo momento di ri-adattamento alla vita che si riattiva al rientro dalle vacanze”. Criticare i pensieri negativi aiuta a depotenziarli, a guardarli con maggiore consapevolezza, facendoli diventare di conseguenza meno disturbanti e più gestibili.
5. Un’ultima strategia che val la pena seguire è quella di non rinunciare all’idea di altre brevi pause dalla vita quotidiana e dalla routine. Sono stati dimostrati da studi e sondaggi americani non solo i benefici delle vacanze ma anche del programmare le vacanze stesse: già la fase della programmazione di un viaggio, una gita fuori porta o di qualunque iniziativa che abbia l’obiettivo del relax ha un effetto benefico perché scatena il rilascio di dopamina, l’ormone del benessere che ci regala subito una sensazione di piacere. Se siete interessati a questi studi scrivetemi, con piacere approfondiremo l’argomento.
A questo punto non mi resta che augurarvi buon rientro a tutti e buon lavoro (sopratutto buon lavoro con voi stessi per rientrare alla grande!!)