di Donato Mastrangelo
La sezione Ammi di Arezzo soffia su 40 candeline
L’Ammi, Associazione Mogli Medici Italiani ha celebrato, nelle scorse settimane, quaranta anni di attività con un convegno sul tema “La responsabilità civile del medico dopo la legge 24\2017”
Un traguardo significativo quello conseguito di recente, che ha visto il sodalizio aretino perseguire numerose e qualificate iniziative, in stretta sinergia con la classe medica, per una educazione sanitaria ed una corretta divulgazione della medicina preventiva in favore della popolazione. Molteplici le conferenze e le manifestazioni promosse nel settore medico-scientifico e sociale.
(Nella foto: A sinistra on. Federico Gelli, accanto alla presidente Ammi di Arezzo Tiziana Bianchini Baldoncini)
Il convegno “La responsabilità civile del medico dopo la legge 24\2017”
In occasione del quarantennale l’Ammi Arezzo ha organizzato un importante convegno sul tema “La responsabilità civile del medico dopo la legge 24\2017”. Relatore è stato l’on. dott. Federico Gelli, specializzato in sanità pubblica, che ha proposto e portato all’approvazione le legge che reca “Disposizioni in materia di sicurezza delle cure e della persona assistita, nonché in materia di responsabilità professionale degli esercenti le professioni sanitarie”.
Due gli obiettivi principali della legge: ridurre il contenzioso civile e penale, che ha per oggetto la responsabilità medica e contemporaneamente garantire per i pazienti un sistema risarcitorio più veloce e più efficace.
Aspetto molto importante della legge è l’affermazione che la sicurezza delle cure è parte costitutiva del diritto alla salute, la quale assume così un vero e proprio valore costituzionale che si rifà all’articolo 32 della Costituzione.
Gelli ha illustrato i tre punti sui quali agisce la legge 24\2017: amministrativo, penale e civile, chiarendo, inoltre, una importante novità inserita dalla legge in ambito civilistico e cioè che, mentre la struttura Sanitaria assume nei confronti del paziente una responsabilità di natura contrattuale, il medico risponde in via extracontrattuale e questo comporta importanti conseguenze non prive di significato per il medico.
I festeggiamenti, presente anche la presidente nazionale Ammi Elvira Oliviero Lippi, si sono conclusi con una conviviale a cui erano presenti tutte le “past-president” e nel corso del quale è stato proiettato un filmato sui 40 anni di attività dell’Ammi di Arezzo, dalla costituzione della signora Maria Laura Tonelli, all’epoca Presidente Nazionale, alle interviste a tutte le presidenti che si sono succedute nella sezione.
Nell’ambito dell’incontro è stato presentato anche un originale calendario realizzato dagli studenti del Liceo Artistico “Pier della Francesca” di Arezzo che, per commemorare i 40 anni della sezione Ammi, hanno fotografato le opere del Museo Etrusco Gaio Cilnio Mecenate. “Sopra questi reperti – dichiara la presidente Ammi Arezzo – Tiziana Bianchini Baldoncini – si sono posati gli sguardi di giovani studenti che hanno saputo cogliere il bello di un particolare, di un materiale, di una parte mancante che la mente ricrea.
“Oltre la Chimera “; un superamento di limiti che ci rende possibile l’ingresso in un mondo che non è solo “oltre” ma “altro” rispetto a ciò che conosciamo. L’Ammi ha voluto promuovere il calendario per avvicinare le testimonianze archeologiche, di cui è ricco questo territorio aretino, facendo nascere l’idea di un confronto tra ciò che trascorre e ciò che resta.
Questa volta – ha concluso la presidente Bianchini Baldoncini – la nostra associazione, come città erede degli etruschi, grazie anche a questi ragazzi, ha voluto contribuire a porre attenzione a ciò che ci ha preceduto e alla ricchezza storica ed estetica che a volte ci sfugge , lontana ma sempre presente e fondamento della nostra cultura europea”.
Donato Mastrangelo
46 anni, giornalista della Gazzetta del Mezzogiorno e di riviste specializzate di turismo, ambiente, gastronomia e del settore medico-scientifico. Già collaboratore di Lucania, Puglia, Il Corriere del Giorno e La Nuova Basilicata. Laureato in Scienze della Comunicazione con tesi “La comunicazione persuasiva: il confine tra informazione e spettacolo”. Già consigliere nazionale Fnsi e vice presidente Associazione Stampa Basilicata. “ Raccontare le storie della gente è l’emozione più grande per chi ama scrivere”.