di Vinicio Salvatore Di Crescenzo
“Mad Fellaz” live
Un evento da non perdere quello che vedrà protagonisti i “Mad Fellaz” presso “La Casa di Alex” di Milano il prossimo 26 gennaio 2019 e durante il quale presenteranno live l’uscita ufficiale del loro ultimo album “Mad Fellaz III” prevista nello stesso giorno
Otto elementi per una band nutrita e che agita gli appassionati del genere sin dall’autunno del 2010, anno della loro fondazione. In otto anni di attività hanno dato alla luce due splendidi album in un crescendo di sperimentazione e di ricerca, che hanno sicuramente contribuito a rendere prestigioso il panorama rock progressivo italiano.
“Mad Fellaz III”
Dal “Mad Fellaz” del 2013, album d’esordio, al “Mad Fellaz II” uscito nel 2016, fino ad arrivare a questo ultimissimo lavoro dal titolo “Mad Fellaz III”, dichiaratamente il più progressivo dei loro lavori e la cui presentazione, come detto, avverrà ufficialmente il prossimo 26 gennaio 2019 in “Casa di Alex”, locale che ospita eventi culturali e musicali, ma con una valida sezione dedicata al genere Progressive Rock.
Un solido contributo allo sviluppo e alla diffusione del Rock Progressivo prodotto in quest’ultimo decennio
“Mad Fellaz III”, si annuncia ricco e più completo rispetto ai precedenti album, e non solo perché si ha a che fare con una fresca ed effervescente linea musicale, di facile fruibilità d’ascolto e che ben aderisce a una più matura creatività da parte di ogni singolo musicista, ma anche perché ha visto, nella sessione di registrazione in studio, la presenza di numerosi musicisti e un utilizzo variegato di strumenti extra.
La musica
La loro musica è suggestionata dal Rock progressivo classico del passato, con influenze dagli storici gruppi degli anni ‘70 quali King Crimson, Jethro Tull, gli italianissimi Banco del Mutuo Soccorso, senza tralasciare gli stratosferici Genesis e i blasonati Yes. Tuttavia, è facile ritrovare nel loro innovativo sound, anche affinità con gruppi contemporanei quali Beardfish, Opeth, Porcupine Tree e Tool, solo per fare qualche nome.
La caratteristica cardine di “Mad Fellaz”, rimane tuttavia la capacità di saper creare, nonostante le forti aderenze ai menzionati gruppi, una musica assolutamente personale e identificativa, mettendo in campo una spiccata fantasia creativa che viaggia al di fuori di ogni stereotipo conclamato facendosi carico di una continua ricerca verso quelle forme sonore che sappiano in maniera inconfutabile apporre un proprio “marchio di fabbrica”, univoco e tangibile.
Una commistione libera di vari genere quali Rock, Blues, Fusion, classica e metal, legati in un unico modo di proporre una musica innovativa, ricca e di forte personalità. Tutto questo è dimostrato in maniera chiara in “Mad Fellaz III”.
La band di Bassano del Grappa
La band di Bassano del Grappa composta da Paolo e Marco Busatto rispettivamente alla chitarra e batteria, Carlo Passuello al basso, Enrico Brunelli alle tastiere e synth, Rudy Zilio ai fiati, synth e cori e Lorenzo Tedesco alle percussioni, ha impreziosito quest’ultimo lavoro con la partecipazione speciale di ulteriori otto musicisti ai quali sono stati affidati violino, viola, violoncello, oboe e corno francese, tipici strumenti dalla precisa connotazione classica, ma che grazie alle composizioni dove la parola d’ordine è fantasia e creazione, sono stati ottimamente assemblati agli strumenti, peraltro già in nutrito numero in uso alla band. Ma non è tutto: La solida e robusta voce di Luca Brighi e la chitarra di Ruggero Burigo, arrivati a rinforzare le fila della band nella primavera del 2017, hanno reso ancor più appetibile un lavoro minuzioso, sofisticato e molto impegnativo, che si propone come il migliore dell’intera discografia dei MF . Il tutto, allo scopo di rendere ancor più ricche e originali le sette tracce comprese in quest’ultimo album che si annuncia, come detto, fortemente progressivo.
Non solo lavoro in studio
Grazie agli ottimi risultati di vendita e critica ottenuti dai precedenti due album, i “Fellazzi pazzi”, hanno potuto eseguire numerosi concerti live, e varie sono state tra l’altro, le partecipazioni a Festival Progressive in ambito nazionale quali “Progressivamente free festival di Roma 2016”, “Genova Porto Antico Prog fest” e “Veruno Prog Festival edizione 2017” in apertura ai favolosi “Motorpsycho”, tanto per citarne alcune.
Vale la pena quindi non lasciarsi sfuggire questo appuntamento importante con una band che promette molto sotto il profilo innovativo e che sa sicuramente interpretare nel migliore dei modi un genere musicale che fortunatamente sta riprendendo coraggio e voce dopo anni di incertezze.
Occorre ricordare che la produzione di quest’ultimo lavoro è stata affidata a mani esperte come quelle di Fabio Trentini, musicista e produttore che vanta collaborazioni prestigiose con Guano Apes, Le Orme, il quale ha contribuito a portare a livelli ancor più alti le già validissime composizioni dei “MF”.
Ben vengano quindi opere come questa, dove talento e creatività sono impreziosite anche da un lavoro di rifinitura e di pregiata competenza che riesce a renderli unici.
Per chi volesse godere di questo novità discografica o semplicemente scoprire cosa racconta il progressive rock secondo “Mad Fellaz”, l’appuntamento è quindi a sabato 26 gennaio 2019, Casa di Alex, Via Moncalieri 5 a Milano.
Evento Facebook: https://www.facebook.com/events/2169513659778879/ Approfondimenti relativi all’evento:Maintenance PageSito ufficiale Mad Fellaz: https://www.madfellaz.com/
Vinicio Salvatore Di Crescenzo
Autore di poesia e racconti brevi, descrivendo la natura e i sentimenti umani, veri e propri custodi di emozioni. Ho frequentato corsi di narrazione, di scrittura creativa e di introduzione e studio della poesia contemporanea. Appassionato dell’arte e della musica nelle sue molteplici espressioni.
Ho pubblicato con Arduino Sacco Editore “Poesie dal mio diario” e “Il coraggio dei pensieri la timidezza della poesia”, poi “Segreti svelati”, edito da David & Matthaus, e “Assoli” con la casa editrice “Le Mezzelane. Collaboro con l’Associazione di Promozione Sociale “Le Ragunanze”, per la divulgazione e lo sviluppo delle attività artistiche in generale.
Mi piace raccontare del mondo, i suoi segreti fatti di uomini e di vita, e per ognuno, scavare alla ricerca di una storia da narrare, che sia umana, di sentimenti e di passioni forti.