di Karol Cucciniello
Il 13 maggio 2024, nell’aula magna della sede di via Isole Curzolane del Liceo Giordano Bruno di Roma, il consigliere della rappresentanza della commissione europea in Italia, Dott. Rossi Salvemini ha illustrato il funzionamento dell’Unione europea e delle sue componenti.
A introdurre l’evento, dando il benvenuto agli studenti e ai partecipanti, la dirigente scolastica Prof.ssa Alessandra Lorini.
L’Unione europea nasce successivamente alle due guerre mondiali per promuovere pace e benessere a cui aderirono inizialmente Francia, Italia e Germania e i paesi del Benelux, sulla base di un accordo commerciale sullo scambio di carbone e acciaio, il trattato di Parigi, che darà vita alla Comunità europea del carbone e dell’acciaio, organizzazione antesignana dell’Unione europea.
Ha poi dato la parola a Giuliana Mori, dell’associazione “Iscritti a parlare”, promotrice del progetto “We are Europe” nelle scuole quale progetto di orientamento e sensibilizzazione degli studenti e delle studentesse.
Durante l’incontro, Salvemini ha parlato della nascita dell’Unione europea e del suo funzionamento sottolineando l’importanza delle imminenti elezioni del Parlamento europeo per il futuro di essa.
Ha affrontato il tema dell’identità nazionale sottolineando che noi ci sentiamo cittadini della nostra città, della nostra regione e della nostra nazione ma siamo anche cittadini europei e del mondo. D’altronde l’Unione europea è un’unione volontaria di stati che possono anche uscirne qualora volessero, citando l’esempio della Brexit, primo e unico caso nella storia, pur con le sue differenze linguistiche e culturali. È inoltre democratica con molti organi e funzionari che gli dà l’impressione di essere di stante dai cittadini.
“In democrazia non si capisce niente, tante persone dicono tante cose, talvolta l’una il contrario dell’altra – spiega Salvemini – e si ha la sensazione che sia più efficiente un’autocrazia dove c’è una persona sola che prende le decisioni e racconta la sua versione. Ciò è falso dato che in sistema autocratico nessuno può raccontare una versione personale e critica soprattutto, e quindi non è possibile denunciare, per esempio, episodi di corruzione. Al contrario, nei sistemi democratici è possibile esercitare il libero pensiero e la critica si può fare il meglio che si può traendo insegnamento dalle criticità”.
È fondamentale informarsi, andare a votare e partecipare alla vita politica del paese per sentirsi parte della “cosa pubblica”
Si è parlato inoltre delle istituzioni europee e della divisione in tre poteri dello Stato: giudiziario, legislativo ed esecutivo, e soffermandosi su questi ultimi due, parla dell’organizzazione della pubblica amministrazione con a capo i Ministri, organi politici dell’amministrazione che danno l’indirizzo, membri del Governo che ha la fiducia delle Camere elette direttamente dai cittadini, e poi della macchina amministrativa che guidano, i ministeri, formati dai dipendenti pubblici, che accedono a questo ruolo invece tramite concorso, che attuano le direttive del ministro. Al parlamento invece spetta il compito di scrivere le leggi, provvedimenti di carattere generale, che poi il Governo mette in pratica attraverso decreti attuativi e circolari da parte dei singoli Ministri.
Il funzionamento dell’Unione europea ha il medesimo funzionamento; gli organi principali sono la Commissione, il Parlamento e il Consiglio dell’Unione europea.
La Commissione è l’organo esecutivo che ha il compito di proporre le leggi europee che sono: regolamenti, direttive e pareri. Se i regolamenti sono direttamente applicabili a singoli cittadini, le direttive e i pareri devono essere recepite in legge dai singoli stati, adattandoli ai singoli paesi. Questa divisione fu presa in seno alla stipula dei trattati sul funzionamento dell’Unione europea per garantire la sovranità dei singoli stati sulle materie che non sono riservate alla competenza legislativa esclusiva dell’Unione, a causa dei timori dei singoli stati di perdere sovranità da parte degli stati membri, uno dei principali problemi dell’Unione oltre all’obbligatorietà di prendere tutte le decisioni all’unanimità che causa un rallentamento del processo decisionale. Alla Commissione europea spetta anche l’attuazione di queste leggi attraverso i suoi circa trentamila funzionari. La commissione è formata da ventisette commissari, ciascuno per ogni Stato membro, che rispecchiano la composizione politica del parlamento europeo, proposti dal presidente della Commissione europea. Il Presidente invece, è proposto dal consiglio europeo, a sua volta composto dai capi di governo degli stati membri, e approvato dal parlamento.
Il parlamento europeo è eletto direttamente dai cittadini e ha il compito di approvare le leggi europee e le nomine dei membri della Commissione europea. Ha due dimensioni: una politica, dato che i membri si raggruppano in partiti politici europei, e una nazionale, dato che vengono eletti nei singoli stati e fanno i relativi interessi. È eletto direttamente dai cittadini ogni cinque anni, ci saranno appunto le elezioni a giugno, e decide gli equilibri politici della commissione europea e, più in generale, di tutta l’Unione.
C’è poi il Consiglio dell’Unione europea formato dai ministri dei governi degli stati membri, in base alle tematiche trattate, e concorre alla funzione legislativa insieme al parlamento.
In futuro sarà fondamentale una maggiore integrazione, soprattutto culturale, dell’Europa e il programma Erasmus costituisce un punto di partenza. Ci sono vari limiti che vanno superati come le differenze linguistiche e la visione differente che nei vari paesi si ha dell’Europa. È fondamentale, afferma Salvemini, andare a votare per essere partecipi del futuro dell’Europa.
Un incontro molto interessante, terminato con scroscianti applausi, che ha informato e sensibilizzato i ragazzi sull’importantissimo tema dell’Unione europea.