“Sono sempre di più i giovani appassionati e impegnati che ci hanno fatto emozionare e sperare. E allora è con la speranza di un futuro migliore che chiudiamo questa XIV edizione del Festival Dantesco edizione 2024. Un format intelligente, colto, originale, coinvolgente, diretto dai meravigliosi Paolo Pasquini e Agnese Ciaffei, con la preziosa collaborazione di Paolo Mutarelli, ex alunno del Liceo Giordano Bruno di Roma. Un plauso particolare va alla prof.ssa Donatella Damiano, docente e responsabile del progetto, la quale grazie all’impegno e alla costanza con cui ha seguito le attività ha fatto sì che gli studenti raggiungessero nel corso delle attività laboratoriali livelli di competenza eccellenti, segnando probabilmente anche il proprio futuro lavorativo nella scelta della professione. L’entusiasmo, l’impegno e la gioia profusi da tutti, mi fanno pensare che quella che stiamo percorrendo è la strada giusta!”. Questo il commento a caldo della Dirigente Scolastica al momento della premiazione in occasione del Festival Dantesco a cui hanno partecipato gli studenti del GB.
Venerdì 17 maggio 2024, presso il teatro Marconi di Roma alle ore 20.45 si è tenuto l’evento finale del Festival Dantesco caratterizzato da proiezioni e performance che hanno portato alla proclamazione dei vincitori del concorso sezione teatrale/cinema. Quest’anno il liceo Giordano Bruno di Roma ha partecipato al Festival Dantesco con tre prodotti diversi: un video realizzato dagli alunni frequentanti il Laboratorio di lettura, scrittura e comunicazione il cui titolo è “RADIO INFERNO”. Il protagonista del cortometraggio è uno studente vittima di bullismo che ascolta mentre è collegato alla nascente radio scolastica, denominata appunto Radio GB, la registrazione di uno dei The Cantos di Ezra Pound, ispirato all’inferno di Dante. La voce diventa la via di fuga dal disagio, ma anche un modo per allontanarsi sempre più dalla realtà e nascondersi dunque in una più stretta gabbia mentale. Vedi link: http://www.youtube.com/watch?v=mChDyn4WULU
Il secondo video premiato per la sezione cinema dal titolo “MONDO NUOVO” è stato ideato e realizzato da un gruppo autodidatta di studenti partecipanti ai vari laboratori proposti dalla scuola. Si tratta di un Ulisse moderno e rivisitato che supera i limiti imposti dall’Inferno ai tempi di Dante attraverso un viaggio nel corso della storia dell’umanità. Vedi link: http://www.youtube.com/watch?v=6NT0XOzkJbU
Sempre al Giordano Bruno di Roma, con estrema soddisfazione e gradimento della giuria è stato assegnato per la sezione teatro il 1° premio alla performance “MAL PERVERSO”- Inferno V. Vincitore del Concorso Cinema è stato il cortometraggio “Senza timore”, realizzato dall’IC Bastia 1 grazie al bando “Per Chi Crea” di SIAE e MiC.
«Noi bruciamo di passione, il nostro è un male perverso, un gorgo incessante di tormento, il fuoco interiore ci strugge. Noi siamo i peccatori della carnalità. Il nostro amore non muore, ma noi moriamo per amore». Così dichiara Raffaele Di Pietro, esperto esterno, curatore della performance sia teatrale sia audiovisiva per la partecipazione al Festival del liceo Giordano Bruno di Roma, coadiuvato dalla prof. ssa Damiano Donatella docente, responsabile dei progetti del liceo romano.
Di Pietro spiega ancora: “Per gli studenti del GB, il Festival Dantesco è un viaggio… Ogni volta dura un anno, da festival a festival. Lavoriamo su un’idea, poi la cambiamo insieme. La guardiamo da tanti punti di vista, ma sempre a partire da un canto della Commedia, da un episodio, da una figura. Cerchiamo di capire come leggere i versi e le storie, quali altre storie ci vogliono raccontare gli alunni, dove ci porteranno quelle parole, fino a dove siamo disposti ad arrivare. Poi arrivano questi giorni, ultimi ma anche primi; prima di cominciare, prima di salire sul palco, prima che si spenga la luce, prima che si accendano le luci… Poi il cuore accelera. Poi il respiro diventa più denso. Poi inizia tutto. Questo è il nostro “Mal Perverso”, perché dentro la testa si affaccia il pensiero che dice… chi me lo ha fatto fare. Ma non accettiamo nessuna risposta che sia diversa da essere pronti a giocarci tutto”.