di Elena Galifi
Sergio Cammariere interrompe il silenzio e da voce all’amore
Torna l’artista calabrese con nuove canzoni, a distanza di cinque anni con il nuovo disco “La fine di tutti i guai“.
Sceglie il Patrimonio UNESCO la Necropoli della Banditaccia di Cerveteri, un posto magico e una occasione eccezionale, perché l’arte – tutta – non ha confini né di spazio, né di tempo e soprattutto di emozioni.
Il Concerto dà il via “Immaginario Etrusco”
Dal 4 luglio al 7 settembre si svolge alla necropoli della Banditaccia di Cerveteri, alla necropoli di Monterozzi di Tarquinia e nei Musei archeologici nazionali delle due cittadine, la rassegna nel contesto di ArtCity Estate 2019, realizzata dal Polo Museale del Lazio, Istituto del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali diretto da Edith Gabrielli.
Un fitto programma di spettacoli di musica, teatro, visite a tema e laboratori, organizzate tra le necropoli e i musei di Cerveteri e Tarquinia, rende onore ai primi 15 anni dall’iscrizione dei siti nella lista del patrimonio mondiale UNESCO, nella apertura istituzionale di Alessio Pascucci, sindaco di Cerveteri.
Lo stesso ricordava con emozione il momento di 15 anni fa, della nomina e forse, all’epoca, dell’impreparazione di capirne a pieno la nuova potenzialità nella potente sinergia con la comunità, non più un uso aperto e libero come una volta, ma tutelato e valorizzato.
Nelle parole di Rita Cosentino, responsabile del sito archeologico della Soprintendenza per i beni archeologici dell’Etruria meridionale, la passione e l’energia per organizzare le attività su questo territorio, non considerato come museo in senso statico, ma come casa comune da vivere attivamente da parte di tutti, dagli amministratori locali, ai cittadini, alla comunità tutta, ai visitatori. Questi ultimi sono stati 500 mila il primo anno, 750 il secondo e, si pensa, di andare ben oltre in questo terzo anno di rassegna.
“La fine di tutti i guai”
Cammariere presenta live il suo nuovo lavoro e l’arte si fonde all’arte, esprimendo a pieno il concetto di museo diffuso
La Necropoli di Cerveteri, che accoglie la sua musica, è un bene museale, circondato e abbracciata dalla dolcezza della campagna romana, e il concerto cade proprio il giorno 4 luglio 2019, quando il sito archeologico festeggia il suo 15esimo anno come patrimonio universale Unesco.
Così, man mano la notte scende sulle ricchezze etrusche, l’eterno e sacro silenzio della necropoli si riempe di melodie moderne, in un viaggio senza tempo guidati dall’arte a trattare un tema antico come è antico l’uomo: l’amore.
Ed è un atto di coraggio quello del Maestro, oggi che non si investe più nei sentimenti e non si crede più nell’amore, le canzoni/poesia di Sergio Cammariere, e in particolare quelle contenute nell’ultimo suo lavoro, sono un atto di speranza per tornare a credere che l’amore può ancora esistere. E il modo migliore e e tornare a cantarlo.
Il pubblico non riesce a tacere con “Nessuna è come te”, “L’amore non si spiega” o con la sua canzone più famosa che fa battere il cuore, “Tutto quello che un uomo”.
Il sito archeologico diviene un palco incantato che accoglie, oltre ai grandi successi, l’anteprima assoluta del disco “La fine di tutti i guai”.
Si ascoltano per la prima volta live brani come “Io so”, “Con te sarò” o “Il tuo amico di sempre”.
In un ambiente accogliente e incontaminato dalla luce e dai rumori l’inconfondibile voce del Maestro e le note del suo pianoforte si diffondevano e rapivano l’attenzione.
Sul palco con lui Amedeo Ariano alla batteria, Luca Bulgarelli al contrabbasso, Daniele Tittarelli al sax soprano.
Gli stessi hanno suonato nell’album hanno suonato i musicisti con anche Bruno Marcozzi alle percussioni. Tra gli ospiti dell’album, il violinista albanese Olen Cesari, il chitarrista brasiliano Roberto Taufic, l’organettista Alessandro D’Alessandro, il batterista di Alfredo Golino il chitarrista Maurizio Fiordiliso.
“La fine di tutti i guai” rappresenta una svolta pop di Cammariere il quale però non abbandona mai le sue note jazz. Questo lavoro è un viaggio, che vuole raccontare l’amore e tocca idealmente tutte le stazioni musicali, comprendendo forme musicali, latino-americana e brasiliana fino al blues e al jazz. I testi di sono sempre affidati Roberto Kunstler collaboratore storico.
L’esordio dell’album è andato bene, con l’apprezzamento del pubblico. Cammariere è molto stimato come artista e soprattutto amato come persona. Gentile, cordiale e disponibile e simpatico. Di grande professionalità e umanità.