E’ possibile svolgere attività agricole nell’ottica del reinserimento di persone svantaggiate e farne un’esperienza di lavoro socialmente utile?
A raccontare le tappe evolutive della Cooperativa sociale Rossa Sera è Delfina Bàmbina, coordinatrice della nota realtà di recupero siciliana che ha fatto del lavoro agricolo un percorso culturale in un territorio difficile. Tutto ciò, trasformando difficoltà oggettive in opportunità di lavoro.
“In questi anni – afferma Delfina, coordinatrice del progetto Ri-coltiviAMO – ci siamo raccontati e abbiamo cercato di tirare fuori il valore della terra, del nostro territorio.
Nell’ambito di un percorso di agricoltura sociale, ci siamo messi in gioco ed è così che sono nate le prime produzioni ortofrutticole, in serra e in pieno campo, compresa la trasformazione e la commercializzazione di prodotti ad elevato valore salutistico”.
Rossa Sera è una start up dove si praticano attività agricole derivanti dai due fondi estesi complessivamente su 14 ettari e situati a ridosso di Alcamo (TP). I soci fondatori ancora ricordano quanto rimasero colpiti alla vista di quei terreni illuminati dai raggi del sole al tramonto. Da tutte quelle sfumature del rosso, è nata la denominazione di Rossa Sera e il progetto Ri-coltiviAMO.
Su quel terreno oggi sorge una casa che ospita e dà lavoro a persone con problemi psichiatrici che coltivano guidati dai soci fondatori della cooperativa viti, ulivi e ortaggi destinati alla vendita del fresco e del trasformato.
La linea dei trasformati – disponibili in formato da 280 gr – utilizza esclusivamente produzioni proprie. Tra le referenze di punta, le marmellate di agrumi siciliani (arance e limoni), le confetture di gelso nero e fichi, le creme spalmabili e i paté nei gusti di pistacchio e mandorla.
Tra i prodotti vegetali, la classica caponata di melanzane lavorata secondo la tradizione: tutte le verdure vengono tagliate a mano, cotte separatamente e poi amalgamate per bilanciarne i sapori in un gusto omogeneo, secondo la ricetta della tradizione siciliana.
Al momento, i prodotti vengono trasformati in conto terzi da Agripantel una realtà locale che dal 1994 produce oltre 200 specialità gastronomiche che si ispirano alle ricette della tradizione popolare siciliana.
Tutti i prodotti sono disponibili nel circuito del commercio del biologico, nei negozi specializzati e in attività di vendita a filiera corta.
“In questo periodo, tante aziende agricole stanno chiudendo, le campagne vengono abbondante e le imprese sono in crisi. Anche per questo, tante persone guardano a Rossa Sera come a una speranza”, racconta Liborio, tra i fondatori della cooperativa.
“Tra i nostri punti di forza del progetto – conclude Delfina – c’è il valore aggiunto della genuinità, la semplicità nei processi di lavorazione di un prodotto che comunica anche allo sguardo, prima che al palato, il valore della filiera trasparente perché realizzato non in serie”.
Tra i progetti futuri, la cooperativa prevede la costruzione di un laboratorio di trasformazione dei prodotti agricoli; rendere più produttivi i due fondi agricoli in gestione; dare impulso economico alle attività di vendita e continuare a raccontare di una esperienza che non è solo agricola, ma anche umana e culturale.