#SAPORIEDINTORNI di Elena Galifi
Un brindisi ai colori della terra!
Il Maestro Emilio Pompeo, Chef Narrante ha selezionato un vino speciale, il premiato Dop Falanghina del Sannio – dell’Azienda Bicu de Fremundi, per accompagnate il suo nuovo piatto “Numa Pompilio in Mezze maniche”, omaggio ad Alberto Sordi a 100 anni dalla sua nascita.
In un brindisi la grandezza delle arte, il fascino della storia e il gusto di ingredienti provenienti da varie realtà italiane in una fusione armoniosa e pacifica di emozioni e colori, in una unione di sapori e territori.
Chef Narrante presenta Numa Pompilio in Mezze maniche
100 anni fa nasceva Alberto Sordi, uno dei più grandi attori della storia del cinema. Chef Narrante lo celebra con “Numa Pompilio in mezze maniche” dal nome del piazzale della sua residenza romana.
https://www.facebook.com/chefnarrante/videos/2917353161712353/
Nel piatto – racconta il Maestro Emilio Pompeo, Chef Narrante – ritroviamo un mondo di colori e sapori. Da Campobasso la pasta in un formato speciale di “mezze maniche”, il taglio n. 38 della “Molisana”, condita da prodotti della terra del Sannio, che provengono dalla filiera tipica locale di pomodori pelati rossi e i gialli datterini, di cipolle, finocchio selvatico, profumato basilico e allegro peperoncino.
Ma nel piatto troviamo anche prodotti selezionati di altre zone, come un lardo di eccellenza di maiale casertano, formaggi dell’Azienda di Benevento “Tutto di bufala”, come il pecorino romano Ercole dell’Azienda “La Quercia” di Guidonia proveniente dalla campagna romana.
Attorno al piatto non manca un suggestivo arredo di scena firmato “L’aquilone” di Fragnito Maria, artigianato locale di Pietrelcina.
E alzando il calice – conclude Emilio Pompeo – con un buon vino, il Sannio onora Albertone, ma anche la ricetta, la cultura, la storia, l’allegria, ma soprattutto l’amore per la natura e per la qualità delle nostre terre italiane, per i suoi prodotti e le tradizioni in cucina e nella storia.
Vite e vino – sinonimo di rispetto delle tradizioni e del territorio
La Falanghina del Sannio Dop nel 2018 è stata fregiata della medaglia d’argento al Concorso Enologico Internazionale delle Città del Vino 2019. Un orgoglio per il terra del Sannio Beneventano che è stato Capitale Europea del Vino 2019.
Nel calice ne ritroviamo i colori di un raggio di sole del sud, di un giallo paglierino a sfumature dorate. Ne percepiamo i profumi delle distese che accolgono i filari, essenze intense, floreali e fruttate insieme. In un sorso, di questo vino che al gusto si presenta fresco, secco e leggermente acidulo, c’è la sintesi e la forza del passato, l’indiscutibile fascino della storia.
Nella terra del Sannio Beneventano la viticoltura caratterizza l’ambiente e la vita sociale di un intero popolo, e la Famiglia Colangelo conduce l’Azienda Bicu de Fremundi nel rispetto delle tradizioni e del territorio da tre generazioni.
A Guardia Sanframondi – ci dice Angelo Colangelo, Responsabile Commerciale Azienda Vitivinicola Bicu de Fremundi – la viticoltura caratterizza l’ambiente e la vita sociale di un intero popolo. L’impegno quotidiano in vigna è all’insegna della sostenibilità, nell’intento di ottenere un vino di qualità al giusto prezzo. E, proprio come è nella filosofia della nostra azienda, “quando beviamo un vino ne beviamo il territorio!”.
Abbiamo recuperato – prosegue Colangelo – nobili vitigni autoctoni, quali la Malvasia di Candia, da sempre presente in queste terre, il Greco del Sannio, il Trebbiano Toscano e il Lambrusco Maestri. Ma puntano alla contemporanea valorizzazione dei prodotti locali, più tipici del Sannio, quali la Falanghina, l’Aglianico, il Montepulciano e il Cabernet Sauvignon.
La piccola cantina, – conclude Colangelo – pensata per vinificare bassissime quantità d’uva, ha una capacità di soli 700 q.li di vino e propone sul mercato circa 25000 bottiglie. Un piccolo impianto fotovoltaico ci consente la produzione di acqua ed il raffreddamento dei fusti nel rispetto assoluto dell’ambiente in cui operiamo.