Tutti per uno, uno per tutti!
Questo è lo slogan adottato dall’associazione The Sign of Rome costituita, di fatto, un anno fa da indomiti commercianti di Via Prati Fiscali
Non sono soli i quattro moschettieri, ossia le 4 aziende commerciali 197 Piermarini Design, Ruega Materassi 2000, Elettrica Morlacco SpA e Zarineh Tappeti. Operano insieme e in alleanza alla cittadinanza che li supporta, l’aiuto di volontari e amministrazione nel fine di riqualificare l’area di via Prati Fiscali e farla tornare ad antichi splendori, visto che fino ad oggi la strada ha vissuto inevitabilmente il traffico e il degrado.
Farshad Shahabadi, presidente dell’associazione The Sign of Rome, fa un bilancio di un anno di attività e iniziative che si sono realizzate, oltre che una lista di future proposte verso un unico e ambizioso obiettivo comune
Chi sono i quattro moschettieri e quale obiettivo condividete in The Sign of Roma?
Siamo più di quattro pazzi visionari, ci dice Farshad. In campo non ci sono solo le 4 aziende, ma persone. Accanto a me ci sono Francesco e Claudio Piermarini, Giordano Ruega, Faraglia Luigi, Giancarlo Morlacco e Enrico Tornatora, Keivan Zarinehe. Noi non perseguiamo un fine personale, ma abbiamo una visione comune che va al di là dei nostri interessi individuali. Spesso le persone agiscono pensando unicamente al proprio piccolo spazio, ma questo non porta a nulla.
Bisogna creare aggregazione e puntare a raggiungere finalità utili per tutti e che diano bellezza ai luoghi che noi abitiamo e viviamo.
Abbiamo la fortuna di essere a Roma, la città più bella del mondo con un concentrato di ricchezza artistica, cultura e bellezza per metro quadro. Facciamo in modo che i nostri spazi comuni siano di nuovo belli e fruibili.
Come pensate di rendere utili gli spazi?
Il primo obiettivo, e forse il più importante, è creare momenti e spazi di aggregazione per riappropriarsi, da cittadini, del nostro bene comune. Questo attraverso due tipi di iniziative, ossia un invito aperto alle persone a prendersi cura del proprio territorio, e altre proposte che rendano i cittadini felici di vivere il proprio territorio.
In un anno abbiamo organizzato alcune iniziative con l’aiuto di singoli cittadini volontari o appartenenti a Retake Roma e Legambiente e con il sostegno delle autorità municipali e comunali. Iniziative che, come sottolinea qualcuno, sarebbero prerogativa delle istituzioni. Ma le stesse spesso sono nella in difficoltà di intervenire in modo tempestivo e mirato a causa di numerose problematiche e priorità da affrontare su tutto il territorio.
Il nostro obiettivo è semplice e ambizioso insieme, e consiste nel propone di attivarsi tutti da cittadini e riqualificare attraverso la manutenzione e l‘organizzazione di spazi pubblici con arredo urbano e istallazioni artistiche. Ci piacerebbe divenire esempio per tutti i quartieri di Roma e di altre città italiane.
Quali sono stati gli interventi per la pulizia e la manutenzione del territorio in questo anno?
Li voglio elencare, sebbene avremmo voluto fare di più:
6 tagli di erba di 2 km di strada a partire da piazzale Ionio, con grandi difficoltà burocratiche per ottenere autorizzazioni e permessi.
4 giornate per la manutenzione e la pulizia di via dei Prati Fiscali con lo slogan “Pulimose Roma”, parafrasando l’espressione Pijamose Roma di Romanzo Criminale.
2 interventi nelle scuole, per pulire e liberare i loro giardini da tempo inutilizzabili.
Quali sono stati gli interventi per la riqualificazione del territorio?
3 sono gli interventi già realizzati che mettono le basi per la realizzazione di un Polo del Design, e hanno avuto come finalità organizzare l’arredo urbano e migliorare la via, sia dal punto di vista estetico che in termini di servizi: dall’intervento sui numerosi tronchi dell’aiuola spartitraffico dello scultore Andrea Gandini, a l’istallazione “Il fiore della vita ideato da Paolo Abozzi e la successiva installazione di alcuni manufatti in pietre colorate forniti dalla azienda marchigiana “Rockolors”. In particolare, oltre ad alcuni ornamenti che integrano i tronchi scolpiti già realizzati da Andrea Gandini, sono state poste panchine e tavolini che permettono di sedersi in mezzo a quella che si vuol far diventare una galleria di arte moderna a cielo aperto. L’idea è quella di arrivare con il tempo ad illuminare questi spazi d’arte.
Quali sono le prossime iniziative in programma?
Possiamo già dare in anteprima. Una azienda di Lecce ci ha contattati per donarci un lastricato di pietre che, con le sembianze di una antica via romana, traccerà un tratto di quella che abbiamo già definito La Via dell’Arte. In primavera vorremmo organizzare una mostra di quadri di giovani pittori del territorio.
Un altro annuncio importante riguarda la sicurezza. L’azienda SMA di Marcianise sta donando degli attenuatori d’urto da installare in un tratto di strada pericoloso, che si deciderà dove posizionare insieme ai dirigenti della polizia municipale di zona.
Quali sono le iniziative per far rivivere il territorio?
Lo scorso 14 maggio si è tenuta una la prima mostra mercato di antiquariato e artigianato coni spazi destinati ad associazioni onlus. Era la prima volta che via dei Prati Fiscali ospitava una manifestazione del genere.
L’iniziativa sarà riproposta domenica 12 novembre prossimo, quando la stada laterale sarà chiusa alle auto e tutti i negozi rimarranno aperti e le strade saranno animate di stand con le proposte di selezionati artigiani e produttori enogastonomici di alta qualità.
Qual è lo spirito che anima The Sign of Rome?
L’associazione vuole riproporre virtù positive in una riscoperta visione etica e di educazione civica. Tra le persone e i giovani c’è tanta umanità e bellezza che va solo valorizzata e non screditata. E, come insegnano le filosofie orientali, il cambiamento parte da noi stessi e non si può aspettare che la situazione attorno a noi cambi solo per l’intervento di altri. Ciascuno deve mettere del proprio. Siamo certi che i risultati, anche in termini di consenso, sono contagiosi tra la cittadinanza, e che il progetto può essere apprezzato ed esteso a tutto il territorio capitolino.