DIRITTO AL PUNTO di Valentina Garofani
L’affidamento condiviso dei figli è il tema importante su cui pone sempre l’attenzione il presidente dell’avvocatura italiana per i diritti delle famiglie, l’avvocato Giorgio Aldo Maccaroni
Il contributo dell’avvocatura italiana per i diritti delle famiglie (A.I.DI.F.), propone alcune modifiche da apportare per legge
La prima modifica che s’intende realizzare, proposta in parlamento, è quella di impedire che uno dei due genitori (troppo spesso il padre) sia relegato ad un diritto di visita e di frequentazione dei propri figli minori troppo «angusto», cioè in giorni e con orari limitati
La tematica principale pone l’accento sulle modalità di visita dei figli minori «imposte» all’altro genitore che si sintetizza principalmente nel diritto di visita settimanale, con giorni e orari prestabiliti dal giudice, finendo di fatto per far perdere ogni valore all’affidamento condiviso e al principio di bigenitorialità, a causa di una frequentazione ridotta e talvolta troppo rigida.
Un’altra norma che si rende indispensabile è quella di non permettere che i figli minori, a causa di un conflitto fra i genitori, possano essere «tolti» e collocati presso terze persone ovvero, ancor più grave, all’interno di una casa famiglia.
Questa possibilità fino ad oggi è concessa ai giudici dalla legge e in diversi casi ha comportato danni gravissimi, a volte irreparabili, nella vita dei minori che sono stati collocati presso le case famiglia, pur avendo due genitori e parenti che potevano prendersi cura di loro.
Occorre far sì che, solo nel caso siano stati emessi provvedimenti ablativi o limitativi della responsabilità genitoriale per entrambi i genitori e non risulti possibile collocare il minore nell’ambito familiare o parentale, poiché i parenti sono stati ritenuti inidonei dal tribunale, a seguito di un accertamento serio e approfondito, il giudice possa adottare provvedimenti diversi e quindi collocare, solo come extrema ratio, il minore fuori dall’ambito della propria famiglia.
Altre questioni calde si riferiscono ai frequenti provvedimenti dei vari tribunali che hanno stabilito e stabiliscono tuttora, a carico dei padri, assegni di mantenimento troppo onerosi che hanno portato alcuni alle soglie della povertà o dello stato d’indigenza.
Un’altra modifica che, a parere dell’A.I.DI.F., si rende necessaria è infatti quella che consente di applicare maggiormente il concetto di contributo perequativo (suddivisione economica equa), eventualmente dovuto all’altro coniuge, a titolo di mantenimento del figlio o dei figli minori.
Il fine di tali premesse è anche di arrivare a stabilire dei binari certi da seguire, che impediscano troppo potere discrezionale da parte dei giudici dei vari tribunali
In sintesi, si propone una bigenitorialità perfetta nell’affidamento condiviso dei figli e una suddivisione più equa nel loro mantenimento.
La questione è stata anche affrontata in un importante convegno che si è tenuto a Milano, l’aprile scorso, alla presenza di oltre 200 avvocati provenienti da tutta Italia
In quella occasione si sono valutate le possibili prospettive e affrontare l’impegno per l’approvazione di una nuova normativa al fine di arrivare ad una bi-genitorialità perfetta
Tra i relatori presenti, oltre all’avvocato Giorgio Aldo Maccaroni, organizzatore e moderatore del convegno, c’erano: l’onorevole Matteo Salvini, segretario federale Lega Nord, il dottor Luigi Colombo giudice onorario del tribunale per i minorenni di Milano, Sabrina Ghezzi avvocato del foro di Bergamo e l’avvocato Armando Cecatiello del foro di Milano che hanno evidenziato le loro esperienze professionali e i vari casi italiani anche con un confronto internazionale.
L’onorevole Salvini ha sostenuto i temi proposti dall’A.I.DI.F. e ritiene che in questo settore ci sia bisogno non solo di approvare la proposta di legge oggetto del convegno, ma che ci debbano essere anche altre norme di legge migliorative sotto vari aspetti.
Attualmente, nella regione Lombardia, qualcosa è stato fatto: sono stati aiutati 6000 padri e madri con effettivi problemi economici grazie anche ad assegni di 400 Euro al mese
“Cosa fare in caso di separazione, divorzio o fine convivenza?
L’avvocato Giorgio Aldo Maccaroni, docente e scrittore, ha evidenziato i temi oggetto del convegno anche facendo riferimento a quanto contenuto nel suo ultimo libro: “Cosa fare in caso di separazione, divorzio o fine convivenza? Alcune riflessioni alla luce della nuova normativa”
L’avvocato, presidente dell’ A.IDI.F, associazione di avvocati, molto attiva e conosciuta a livello nazionale, che si rivolge a chi necessita assistenza riguardo i diritti dei minori e della famiglia, ha attirato l’attenzione su questioni che ci auguriamo possano essere la base per approvare una nuova proposta di legge che, ormai, aspetta il consenso di tutti.