DIRITTO AL PUNTO di Valentina Garofani
Al via in Italia il riconoscimento della musica popolare come forma d’arte e parte integrante del patrimonio culturale, artistico, sociale ed economico del Paese
A riguardo il “Club Tenco” esprime la propria soddisfazione per l’approvazione, avvenuta lo scorso 8 novembre, del decreto che delega al Governo la disciplina delle attività musicali contemporanee popolari dal vivo, il cui articolo 1, al comma 3, lettera b, sottolinea che “la Repubblica riconosce il valore delle espressioni artistiche della canzone popolare d’autore”
Linea che rispecchia l’orientamento emerso nel corso del recente convegno “Cantautori a scuola”, organizzato a Sanremo dal Club Tenco nei giorni 19, 20 e 21 Ottobre, ai cui lavori – coordinati da Sergio Staino – hanno partecipato la ministra della Pubblica Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Valeria Fedeli, oltre ad artisti, operatori culturali ed esponenti del comparto musicale, e dove il ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini, ha trasmesso il messaggio d’apertura.
Il Club Tenco ha infatti colto l’occasione per ringraziare tutti i rappresentanti delle istituzioni che hanno contribuito all’approvazione della legge, auspicando che l’impegno per la valorizzazione e la divulgazione della canzone d’autore – da sempre fra gli obiettivi primari dell’associazione – possano così essere potenziate e sviluppate in sinergia con tutte le forze attive del settore.
Un sogno divenuto realtà!
SODDISFAZIONE NELLE PAROLE DI MOGOL
“Esprimo la mia gratitudine e i miei più sinceri complimenti al Ministro Dario Franceschini. Sono veramente orgoglioso che, finalmente, una legge dello Stato riconosca anche e soprattutto lo straordinario valore culturale della musica popolare, che ha altresì una fondamentale valenza educativa per le nuove generazioni e non solo”.
Principali novità della legge sullo spettacolo dal vivo
– Aumento delle risorse per lo spettacolo
+19 milioni di euro per i prossimi 2 anni e +22,5milioni di euro dal 2020 La riforma incrementa sensibilmente le risorse del Fondo Unico per lo Spettacolo con fondi pari a +9.5 milioni di euro per ciascuno degli anni 2018 e 2019 e a +22.5 milioni di euro a decorrere dal 2020.
– 4 milioni di euro per spettacoli nelle zone del sisma
La legge autorizza la spesa di 4 milioni di euro per attività culturali nei territori colpiti dal sisma del Centro Italia.
– Estensione dell’ArtBonus a tutti i settori dello spettacolo
La riforma estende l’Art Bonus a tutti i settori dello spettacolo: grazie al provvedimento anche le orchestre, i teatri nazionali, i teatri di rilevante interesse culturale, i festival, i centri di produzione teatrale e di danza, i circuiti di distribuzione potranno avvalersi del credito d’imposta del 65% per favorire le erogazioni liberali finora riservato esclusivamente alle fondazioni lirico-sinfoniche e ai teatri di tradizione.
– Stabilizzazione del Tax credit musica
La legge stabilizza il tax credit musica, beneficio riconosciuto alle imprese produttrici di fonogrammi e videogrammi musicali e produttrici di spettacoli di musica dal vivo per la promozione di artisti emergenti, con oneri pari a 4.5 milioni di euro a decorrere dal 2018.
– Sostegno statale a nuovi settori dello spettacolo
Grazie a questa riforma, il sostegno statale allo spettacolo dal vivo si estende alla musica popolare contemporanea, ai carnevali storici e alle rievocazioni storiche e verrà riconosciuto il valore di diverse forme di spettacolo, tra cui le pratiche artistiche amatoriali, le espressioni artistiche della canzone popolare d’autore, il teatro di figura, gli artisti di strada.
– Aggiornamento delle norme sulle Fondazioni lirico sinfoniche
Viene aggiornata la disciplina delle fondazioni lirico-sinfoniche, che godranno di un fondo specifico governato da nuovi criteri di erogazione dei contributi statali, parametrati in base alle risorse ricevute da privati, Regioni e Enti Locali e alle capacità gestionali dimostrate.
– Superamento degli animali nei circhi
Le nuove norme prevedono il graduale superamento dell’utilizzo degli animali nello svolgimento delle attività circensi e dello spettacolo viaggiante.
– Introduzione del Consiglio superiore dello Spettacolo
Nasce il Consiglio superiore dello spettacolo, organismo consultivo del Ministro dei beni e delle attività culturali e del turismo che sostituisce la Consulta per lo spettacolo. Il Consiglio avrà compiti di consulenza e supporto nell’elaborazione e attuazione delle politiche di settore, nonché nella predisposizione di indirizzi e criteri generali relativi alla destinazione delle risorse pubbliche per il sostegno alle attività di spettacolo.